Fiorente sotto il regime comunista, totalmente irriverente all'epoca di Boris Eltsin grazie alle note intemperanze del presidente, la satira sui potenti sembrava scomparsa dalla scena russa con l'avvento del gelido Vladimir Putin. L'avvento del meno inquietante Dmitri Medvedev ha scatenato di nuovo, soprattutto su Internet, la fantasia degli inventori di barzellette. Bersaglio principale è il presidente in pectore, visto come un burattino nelle mani del predecessore: ma qualche aneddoto prende di mira lo stesso Putin. Così, a un solerte funzionario del Cremlino che il 7 maggio, giorno dell'insediamento del nuovo presidente, fa notare a Medvedev che ha dei fili sulla giacca, risponde un irato Putin: «Non li tocchi, ci servono!». venerdì 7 marzo 2008
La satira russa
Fiorente sotto il regime comunista, totalmente irriverente all'epoca di Boris Eltsin grazie alle note intemperanze del presidente, la satira sui potenti sembrava scomparsa dalla scena russa con l'avvento del gelido Vladimir Putin. L'avvento del meno inquietante Dmitri Medvedev ha scatenato di nuovo, soprattutto su Internet, la fantasia degli inventori di barzellette. Bersaglio principale è il presidente in pectore, visto come un burattino nelle mani del predecessore: ma qualche aneddoto prende di mira lo stesso Putin. Così, a un solerte funzionario del Cremlino che il 7 maggio, giorno dell'insediamento del nuovo presidente, fa notare a Medvedev che ha dei fili sulla giacca, risponde un irato Putin: «Non li tocchi, ci servono!».
Pubblicato da
Matteo Bocchia
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01:47
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