giovedì 17 gennaio 2008

Global o no Global?

La globalizzazione è la soluzione ai mali del mondo o è la fonte di tutti i guai? Il dibattito su vantaggi e svantaggi della logica global resta più che mai aperto.I sostenitori affermano che la globalizzazione è un potente strumento di progresso.
L’ universo della comunicazione e dell’ economia, in quest’ era, è stato fortemente influenzato dalle novità tecnologiche.Le modalità operative e molti aspetti culturali, sono stati così rivoluzionati. Nell’economia globale per non essere tagliati fuori si ha una spinta sempre più importante a migliorare il livello di professionalità. Lo scopo è quello di accrescere la competività del sistema produttivo nazionale.Un'occasione quindi di crescita sia dal punto di vista economico che sociale, a patto che le popolazioni rispettino precise regole.Alcune indagini sostengono poi che la crescita economica avrà un ritmo molto più elevato nei paesi poveri rispetto a quelli ricchi, diminuendo il divario tra i diversi stati.
Il previsto boom economico dovrebbe portare nell'area del benessere il doppio delle persone rispetto alla quota odierna.Con la diffusione del benessere, si auspica una diminuzione del tasso di natalità e della crescita incontrollata della popolazione mondiale.I critici, tuttavia non concordano con queste tesi sostenendo che la globalizzazione avrebbe l’effetto opposto, ovvero accrescere il divario tra gli stati ricchi e quelli poveri.A loro prova riportano il dato che solo il 15% della popolazione mondiale gode dei benefici di questo processo, mentre il restante 85% ne subisce i danni.Un esempio è la necessità di diminuire i costi di produzione, favorendo la meccanizzazione di molti processi.In questo modo si ha un aumento della disoccupazione dove il settore terziario non ha solide basi.Il problema perciò, induce molti cittadini degli stati poveri a emigrare in quelli più ricchi.Questi emigranti, che spesso sono poco scolarizzati e non sempre capaci di integrarsi nel nuovo sistema, finiscono per rimanere ai margini della società.Oltre ad un problema sociale i critici evidenziano anche timori a livello geo-politico.La maggiore preoccupazione è che con il venir meno dell' “ombrello protettivo” di due superpotenze , Stati Uniti e Unione Sovietica, il mondo tenda ad una conflittualità sempre più aperta.In questa realtà, la facilità di scambi, punto chiave del processo di globalizzazione, può rappresentare un grave pericolo.Diventa semplice la diffusione non solo di fenomeni positivi, ma anche negativi, quali il terrorismo.Per rispondere alla domanda iniziale, possiamo allora concludere che la globalizzazione è solo uno strumento.Nuove oppurtinità di sviluppo, o distanze sempre più profonde dipenderanno dalle scelte future dei popoli.

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